martedì 26 giugno 2012

I didn't save the world today

Curioso dover scrivere un post da Genova. Curioso che proprio io debba scrivere un post sul volontariato o sedicente tale.
Il fatto è che oggi (ieri) ho avuto un increscioso incontro, qui a Genova, in via S. Vincenzo, con un paio di volontari della Fondazione Patrizio Paoletti.
Insomma mi fermano ad un chioschetto di questa fondazione. Per la verità, visto che ero lì fermo almeno volevo sapere chi erano e cosa facevano. Non sono poi tanto lontani i tempi in cui ero impegnato all'Azione Cattolica e al Centro Sportivo Italiano nei progetti per avviare allo sport anche i ragazzi di strada, per cui conoscere un'altra realtà non mi dispiaceva in linea di principio.
Bene, questi signori (un maschietto e una femminuccia) hanno passato ben 10 minuti di orologio a cercare di convincermi ad aderire alla loro fondazione, senza darmi molte informazioni sulla fondazione se non ciò che era scritto su un depliant. Cose benemerite, per carità, ma la mia curiosità era conoscere la fondazione, insomma sapere tanto per cominciare chi era questo Patrizio Paoletti.
Sulle mie curiosità nessuna risposta a parte qualche generica affermazione sul fatto che la fondazione si occupava del lato "educativo" dell'approccio ai bambini, cosa che, a sentir loro nessun altro sulla terra fa.
Ovviamente non sarebbe difficile dissentire, ma ammetto che magari un aderente ad una realtà del genere si ritenga "unico", corretto o sbagliato che sia è un fattore psicologico che in passato ho osservato tante volte.
Non solo ... "ma ci sarebbe bisogno di tanto altro ancora perché i bambini in queste condizioni nel mondo ce ne sono molti", dopo questa frase avevo capito: la fondazione avrebbe salvato tutti i bambini del mondo!
Ecco perché bisognava dar loro le mie coordinate bancarie per un RID!!! Chiaro, no?
Un inciso che può far capire perché ero così ... perplesso: l'unica associazione che sostengo in maniera più continuativa è MSF e l'ho scelta dopo essermi documentato sul fatto che è una delle migliori (se non la migliore) per quanto riguarda l'efficienza soldi donati/soldi arrivati a chi ne ha bisogno, anche Terre des Hommes è molto efficiente, ma molte ong e certamente tutte le associazioni instituzionali hanno efficienze molto basse, ovvero molti dei soldi delle donazioni servono alla struttura prima che agli assistiti e questo a me non va bene.
Ovviamente non dico che quella fondazione non sia una ong non virtuosa, dico solo che non la conoscevo e che volevo approfondire.
Apriti cielo!

La ragazza chiama il volontario "esperto".
Comincia una pressione (poco convincente, per la verità) sul lato umano: mi venivano mostrate delle foto di bimbi di colore e mi veniva detto che come uomo e come padre non avrei potuto non aiutare i bambini del mondo.
Inoltre l'affermazione folgorante è stata la seguente: "non cerchiamo soldi ma collaboratori, ecco perché questo è il momento per aderire" e dicendo questo mi ha mostrato non un modulo di adesione ma lo stesso RID visto prima.
Gli ho proposto un'offerta una tantum e che ci avrei pensato ma mi han risposto che non accettano soldi (ovviamanete non quelli liquidi: solo domiciliazioni bancarie), apprezzo la trasparenza e l'onestà ma non credo sia il caso di fornire le mie coordinate bancarie ai primi che incontro per strada.
Inoltre mi veniva detto che dovevo (sì, proprio così, dovevo) avere fiducia di loro e che i miei dubbi erano solo un modo per non aiutare i poveri bambini, l'han detto in maniera così convinta che quasi quasi ci credevo anche io!!!

Mi scappava da ridere (o da piangere) ma mi mostravo pensieroso.
Non rispondevano alle mie domande, ripetevano incessantemente le stesse cose e mi chiedevano un atto di fiducia senza lasciarmi riflettere e senza ascoltare le mie perplessità che, evidentemente, per loro erano ininfluenti.
In tanti anni di "onorato servizio", in particolare quando avevo la società del CSI non avevo mai utilizzato questi metodi così poco ortodossi. Vero che ognuno deve tirare acqua al proprio mulino, ma ci sono modi e modi.
Questo modo di fare al paese mio lo chiamano proselitismo: un misto di tentativi puerili di persuasione e di fede cieca nella fondazione che da sola avrebbe salvato il mondo.
Alla fine il sant'uomo del volontario esperto mi ha augurato "quando un giorno ti troverai in difficoltà, ine quel frangente devi trovare persone che alla tua richiesta di aiuto non ti devono aiutare ma ti risponderanno che devono pensarci su".
Questa affermazione finalmente mi dice che la linea di confine era stata superata.
La linea di confine tra volontariato, anche un po' sui generis, un po' pieno di se' e fanatismo. E quello, per me, è fanatismo.
Stavo anche per replicare, ma ne valeva la pena?
Come si fa a replicare ad un salvatore del mondo che se non gli dai i soldi (dal conto, ovvio) ti augura tutto il male possibile?
Non si può replicare alla stupidaggine.
Ma una risata si è sempre liberi di farla. Ed è ciò che ho fatto: mi sono fermato mi sono girato e, andando via mi son fatto una bella risata. Pensavo: povere le persone che hanno a che fare con tipi del genere.
Questi volontari, alla Donna Prassede, possono anche augurarmi ciò che vogliono, la cosa importante è che non si augurino mai di volermi frequentare, dovrei chiedere esilio in un paese più civile come l'Afghanistan per evitarli.
Mi dispiace ma oggi non sono riuscito a salvare il mondo e neppure sono diventato discepolo di un nuovo salvatore dell'umanità.
Chiedo umilmente perdono se il mio cervello vuole ancora ragionare: è un vizio che di questi tempi non va bene.
Il resto dei commenti lo lascio a voi, 4 gatti che anocra mi seguite!!!!