giovedì 15 luglio 2010

Pipistrelli


Erano cinque anni o più che non vedevo tanti pipistrelli come stasera.
Il pipistrello è un volatile strano, non ha una tecnica elegante come può averla un cigno o potente come un predatore come i falchi o le aquile. Il volo del pipistrello è un po’ frenetico, caratterizzato da improvvise virate e riattacchi repentini, questa caratteristica fa sì che sia temuto dagli uomini che spesso, non fidandosi del radar naturale di queste simpatiche bestiole, temono di trovarseli in faccia.

Stasera avevo Luisa in braccio e i pipistrelli volavano ad altezza d’uomo.
Ho indicato i pipistrelli a Luisa: era la prima volta che li vedeva; ha visto, sì dei pettirossi, dei corvi e qualche altro uccello, ma i pipistrelli no.
Li guardava estasiata, non riusciva a seguirne bene tutte le acrobazie, anche perché si sovrapponevano molto velocemente, ma è rimasta a guardarli sorridendo.
All’inizio pensavo che potesse aver paura, ma, con mia somma sorpresa, ho notato che si è talmente divertita a vederseli intorno che ha allungato la mano come per prenderli.
Loro ovviamente non si sono avvicinati tanto.
Subito dopo il nostro incontro pensavo che basta così poco per rendere felice un bambino.
Poi ci ho ripensato: ma è davvero così poco l’incontro che abbiam fatto stasera, oppure è uno spettacolo che noi adulti riteniamo scontato ma che invece è straordinario?
Forse ha ragione Luisa a fermarsi per ammirare i pipistrelli!

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