martedì 26 aprile 2011

10 buoni motivi per votare Sì al referendum sul nucleare

Perché andare al referendum e votare sì per fermare il nucleare? Ecco i nostri 10 buoni motivi per farlo.

1.                Il rischio associato alla centrale nucleare è di gran lunga eccessivo, sia in senso assoluto sia paragonato ai benefici in termini di produzione energetica;
2.                L’intero ciclo di produzione dell’energia atomica, in Italia, non è ben definito: non sono note, ad esempio, le modalità ne’ i siti di stoccaggio dei rifiuti;
3.                La scelta dei siti per la realizzazione di nuove centrali è attualmente delegata all’ENEL, senza altri studi (ambientali, geologici, ecc.) da parte di enti pubblici;
4.                La produzione dei componenti, l’iter manutentivo e la gestione delle emergenze non sono sottoposte a nessuna normazione nazionale: i vari stati non hanno ancora un corpus di norme tecniche per controllare e gestire le centrali, inoltre spesso i gestori di questi impianti sono gli stati stessi ponendo seri problemi di attendibilità della gestione della sicurezza;
5.                Tutte le centrali nucleari prevedono, non solo in caso di incidente rilevante, ma anche per piccoli malfunzionamenti, l’immissione in ambiente di materiale potenzialmente radioattivo (vapore, acqua);
6.                La reazione non può essere arrestata di colpo: anche dopo l’abbassamento delle barre moderatrici, la reazione continua, questo richiede la perfetta funzionalità degli impianti di raffreddamento anche per tempi lunghi, in caso di calamità naturali ciò non è sempre verificato, per quanto se ne dica, non esiste alcun sistema di sicurezza passivo capace di migliorare la sicurezza di questo aspetto;
7.                I costi delle centrali sono vaghi: non si tiene conto del ciclo delle scorie ne’ dei costi sanitari (interamente addebitati alla collettività), inoltre non si dichiarano i costi per i materiali e componenti accessori (acqua pesante, uranio arricchito, ecc.): tutti costi di gestione che vanno a sommarsi all’investimento iniziale per costruire le centrali: è un fatto che tutti gli stati tendono a lasciare in esercizio centrali vecchie, pur di continuare a recuperare il capitale investito;
8.                L’energia atomica non migliora la nostra bilancia dei pagamenti: dovremmo importare quasi tutto: dalla tecnologia costruttiva delle centrali ai materiali (uranio, acqua);
9.                In caso di emergenza rilevante non si sa come arginare la fuoriuscita di radioattività ne’ si conoscono tutti gli effetti, anche sul lungo periodo, della radioattività nel ciclo alimentare e sulla salute di adulti, bambini, gestanti ed embrioni;
10.          I controlli sanitari relativi alle patologie a rischio per la popolazione che risiede in prossimità delle centrali nucleari sono inesistenti;

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